Questa è la storia di una collaborazione che fa bene. Fa bene perché basata sull’obiettivo comune della corretta nutrizione, fa bene soprattutto perché impregnata del più puro “spirito Hubber”, come lo definisco io: aggregarsi per creare impatto sociale, cambiamento, crescita. Ed è ciò che hanno fatto la dottoressa Veronica Pacella e i ragazzi della startup innovativa Incibus. In Impact Hub fare rete è il punto cardine di ogni attività, il fine ultimo a cui ogni componente del team tende ed aspira. Capita di conoscersi ad un AperiHUB, o di sbirciare i profili sulla pagina dell’HUBnet, e da lì nascono amicizie, interesse reciproco, e a volte (molte volte) anche collaborazioni. Quando ciò avviene, è magia. Ma partiamo dall’inizio.
Ho conosciuto Veronica Pacella qualche giorno fa, davanti ad una fumante tazza di the verde all’Eria, locale di San Salvario diventato per me una sorta di quartier generale per gli incontri di lavoro (quando sei freelancer il tuo ufficio può essere ovunque, anche un tavolo di legno in una torteria). Veronica è originaria di Sulmona ed è un membro di Impact Hub Torino, arrivata in Piemonte da circa un anno e già pienamente inserita nel tessuto innovativo cittadino. Occhi chiari e sognanti nascosti dietro a un paio di occhiali rosa, mi racconta di aver scelto Torino come luogo per ripartire, preferendolo fra mille, quasi attratta da un richiamo irresistibile. Qui ha trovato il mood che cercava, accordandosi sulla stessa nota vibrante della città, una città densa di occasioni, estro creativo, lungimiranza, pronta ad accogliere il suo pensiero. Veronica è infatti una biologa nutrizionista, ruolo a cui affianca quello di life & health coach. Cosa significa? Che non solo il corpo necessita di un’alimentazione corretta, bensì anche la mente, in un flusso di emozioni che portano alla consapevolezza di se’. “Nutri la tua unicità” e il leitmotiv di Veronica, che aiuta i suoi pazienti a ritrovare la propria bussola interiore ripristinando l’armonia psico – fisica attraverso un percorso tagliato su misura.
Il cammino di questa deliziosa ragazza abruzzese ha incrociato proprio in Impact Hub Torino quello di Stefano Dell’Arti e Luca Brondetta. Un incontro casuale ma non troppo, perché in Impact Hub succede così: il team individua le “affinità elettive” e agevola il contatto, creando delle sinergie durevoli nel tempo. “Veronica era la persona giusta al momento giusto” mi spiega Stefano – simpaticissimo accento veneto – fondatore insieme al collega Luca della startup innovativa Incibus, prima web platform dedicata alle intolleranze alimentari. La competenza scientifica di Veronica e la sua attitudine alla scrittura hanno fatto sì che Stefano e Luca la scegliessero come redattrice di articoli per il blog della startup, focalizzato sulla corretta nutrizione e sulle problematiche date dalle intolleranze. Un argomento di grande attualità, ma per certi versi ancora tabù. Da intollerante al lattosio e al glutine, ho riscontrato in prima persona quanto sia difficile trovare un ristorante dove mangiare senza troppe preoccupazioni. Incibus è un aiuto prezioso per chi, come me, non vuole rinunciare al piacere di una cena fuori fra amici e nemmeno al proprio benessere. Dopo una fase di studio iniziale e un percorso presso l’incubatore 2i3T dell’Università di Torino, Stefano e Luca hanno dato vita a questo portale, una vera e propria Social Community per la ricerca dei locali intolerance friendly grazie all’uso di semplici filtri come Città, Allergene, Tipo di Cucina. Prospettive future? Alla lista dei ristoranti si affiancherà prossimamente quella dei produttori e rivenditori, nell’ottica di fornire un’informazione più che completa agli utenti, coadiuvata dalle pillole di benessere di Veronica e di altri collaboratori nell’angolo blog.
Una storia d’impatto positiva e sostenibile, come piace a noi di Impact Hub, di cui non vediamo l’ora di leggere i prossimi capitoli.
Federica De Benedictis – Dire Fare Mole