Oggi vi presentiamo un nuovo membro della nostra Founding Community! Abbiamo intervistato Alberto Bodini, che ci racconta come la moda etica stia contribuendo alla rivalorizzazione del Made in Italy e come questo settore possa declinarsi in modo inclusivo, creativo e collaborativo.
Settore sartoriale, moda
Anno fondazione 2014
Team 2 persone
Website www.cucitocondiviso.it
Cos’è MaiGad Cucitocondiviso?
È uno spazio di cucito polivalente dove poter realizzare i propri progetti sartoriali in modo istruttivo, dinamico, divertente e professionale. Sposando la filosofia del coworking permette all’hobbista di trovare il suo laboratorio creativo e al professionista, di usufruire in modo esclusivo di postazioni di lavoro per cucire, professionalmente attrezzate, noleggiabili in base alle proprie esigenze.
In 3 parole, perché imprenditore ad impatto sociale e non titolare di una pizzeria?
L’unione fa la forza.
Raccontaci qualcosa che gli altri non sanno sul tuo settore.
Parliamo di “Responsabilità Sociale” e “Moda Etica”, due fenomeni che, secondo i dati elaborati dal Gruppo di ricerca “UniClub MoRe Backreshoring” (composto da ricercatori delle università di Catania, L’Aquila, Udine, Bologna, Modena e Reggio Emilia) stanno innescando un incremento delle aziende che “tornano” a produrre in Italia. Questo fenomeno, denominato “back shoring”, è particolarmente marcato nel settore moda in quanto i consumatori riconoscono ad un capo effettivamente prodotto in Italia, un livello di qualità percepita superiore a quelli realizzati in Paesi “low cost”.
Se l’innovazione fosse una persona cosa ameresti di lui/lei?
Lo spirito adattivo, la capacità di trasformare una situazione difficile in vantaggiosa cambiando il modo di vedere le cose, trovare opportunità dove sembrerebbero non esserci adottando un semplice cambio di prospettiva.
Quale consiglio daresti a chi vuole lanciare un’iniziativa a impatto sociale?
Le iniziative ad impatto sociale sono molto eterogenee, per tipologia, per costituzione, per coinvolgimento, per fabbisogno finanziario. Trovare un consiglio comune non è facile, se non appellarsi ad un pilastro “universale” e fondamentale per qualsiasi tipo di iniziativa, ovvero, mettere tanta tanta passione in ciò che si sta facendo e che si farà.
Qual è il vostro prossimo passo?
Rendere sempre più accessibile il nostro spazio.