MEET OUR HUBBERS // ABILEJOB

 

MEET OUR HUBBERS // ABILEJOB   

 

 

Trasformare l’obbligo in opportunità mettendo al centro il valore delle persone: Questo l’obiettivo di AbileJob, altra realtà storica del nostro spazio. Abbiamo chiacchierato con Renzo, Sara e Dalila che quotidianamente vivono il nostro open space sempre col sorriso sulle labbra.

 

 La vera impresa è saper valorizzare. Che la mela rossa sia avvelenata è solo una favola”

 

 

Ciao ragazzi! Che significato ha per voi questa frase?

 

Questa frase rappresenta in toto quella che è la nostra visione del lavoro che facciamo. Il concetto di economia civile è quello che guida il nostro lavoro quotidiano. Per noi le persone vengono prima di tutto. Il nostro obiettivo non è arricchirci ma sostenerci!

 

Raccontateci come com’è nata Abile Job e che cosa fa…

 

L’idea di Abile Job è nata in seguito ad alcuni progetti di inclusione lavorativa per categorie protette, sviluppati nell’Area HR dell’azienda per cui lavoravo”- dice Renzo -. Questa esperienza molto forte mi ha portato all’idea di mettere in piedi un’agenzia per il lavoro dedicata alle persone iscritte al collocamento mirato. Una delle nostre caratteristiche è quella di dare attenzione e tempo ad ogni persona che si rivolge a noi, muovendoci su 3 binari: il recruiting, ovvero, la ricerca e selezione dei candidati è svolta non solo nell’ottica di permettere alle aziende di assolvere l’obbligo di legge ma, anche e soprattutto, per valorizzare le persone e mettere al centro le competenze e il know-how del candidato o della candidata. Ci rivolgiamo inoltre alle aziende con percorsi di training legati a 360° sui temi della disability & diversity e come ultimo binario seguiamo dei progetti sociali con aziende ed enti pubblici, con l’obiettivo di rafforzare il concetto di inclusione lavorativa soprattutto per ciò che riguarda le persone con disabilità intellettive, supportando le aziende in percorsi di crescita culturale. Siamo una realtà piccola in controtendenza rispetto alle agenzie per il lavoro classiche e ci impegniamo quotidianamente per raggiungere i nostri obiettivi.

 

Meraviglioso! E parlando invece di Impact Hub Torino: come ci avete conosciuti?

L’incontro con Impact Hub è avvenuto in primis per una questione di accessibilità: nello spazio di coworking dove prima avevamo la nostra sede erano presenti delle barriere architettoniche che andavano anche contro la nostra mission. Tramite una delle nostre collaboratrici abbiamo conosciuto gli spazi e ci siamo subito piaciuti, anche per le affinità che legano la nostra piccola realtà a ciò che Impact Hub promuove, come l’innovazione sociale. Oltre al discorso sull’accessibilità degli spazi, per cui anche chi viene a fare dei colloqui da noi ci fa i complimenti, per quanto riguarda noi come team, qui siamo parte di una community che sentiamo realmente “community”. Il fatto di poter creare legami con altri hubbers (anche extra lavorativi) ci fa sentire in famiglia (Dalila la definisce la sua Big Family, ndr) e ci fa uscire dall’idea dell’ufficio chiuso e isolato. Questo si riflette anche nel lavoro quotidiano dove siamo portati a dare il meglio!  

 

 

 

Da hubbers storici crediamo che ormai lo sappiate: Impact Hub Torino è una realtà ad impatto.  Abile Job in che modo crea impatto?

 

Forse sarebbe più corretto porre questa domanda a chi ha avuto modo di collaborare con noi… Quello che possiamo dire è che i feedback ci ripagano di tutti gli sforzi compiuti. Le persone, i partner e le imprese, riconoscono che il nostro modus operandi sia generatore di una prospettiva differente e di maggiore impatto sociale. Un impatto che emerge tramite la sensibilità, l’umanità e l’impegno nella cura dei processi di inclusione.   

 

Ultima domanda: Cosa bolle nel pentolone dei progetti di futuri di AbileJob? 

 

 

Per rispondere a questa domanda dobbiamo tornare al concetto dei tre binari: abbiamo quantomeno un obiettivo per “binario”.  Uno in primis copre tutti e tre questi “binari” ed è quello di continuare  la collaborazione con Impact Hub e crescere avendo una presenza su Milano, utilizzando la sede di Impact Hub Milano e, ancora più avanti, estendersi su Roma per coprire anche il Centro-Sud. Per quanto riguarda la parte di recruiting il nostro obiettivo è quello di trovare aziende che debbano assolvere l’obbligo di legge per ciò che riguarda il collocamento mirato con i criteri che ci siamo dati, ovvero quello di trasformare l’obbligo in opportunità e quindi lavorare e collaborare mettendo al centro il valore delle persone e le competenze, quindi allargare sempre di più il nostro “raggio d’azione”, senza perdere in qualità del nostro servizio. Per quanto riguarda il lato training stiamo pensando ad un corso per HR manager  inclusion oriented, ovvero, un corso che al suo interno proponga le linee guida che cerchiamo di portare avanti, in maniera tale da istruire i professionisti del settore a questi aspetti. Dal punto di vista dei progetti sociali abbiamo in essere I FormidAbili, in collaborazione con Leroy Merlin, tramite una loro società benefit che si chiama (RI)Generiamo, che ha visto finora l’adesione di 21 negozi in tutta Italia. Stiamo elaborando altri progetti che spaziano dall’alimentare ai tragitti della rete ferroviaria, a modelli di job station, dove si considera il lavoro in remoto come primo step per giungere poi ad inserimenti lavorativi in azienda. Insomma, cerchiamo sempre di industriarci per trovare nuove opportunità sul fronte dell’inclusione, collaborando con la nostra preziosissima “rete”!

Insomma un pentolone così ricco, nemmeno a Capodanno! Bravissimi come sempre, ragazzi! Noi ringraziamo Renzo, Sara e Dalila e vi ricordiamo che potete seguire Abile Job su Facebook, Instagram e LinkedIn!